Sospesi tra crescita lenta e stagnazione, mentre i consumi continuano a concentrarsi soprattutto nelle Regioni del Nord Italia dove i cittadini sono meno disposti a versare il differenziale di prezzo per ritirare il farmaco di marca off patent invece del generico, completamente rimborsato a carico del Ssn.

Dall’analisi dello stato di salute del comparto nel 2021 emerge che lo scorso anno, nel canale farmacia, i generici-equivalenti hanno assorbito il 22,6% del totale del mercato nazionale a volumi, quasi alla pari con i brand a brevetto scaduto (23,65%), quotando però a valori solo il 14,81% totale del mercato, per complessivi 1,5 miliardi di euro - l’82% fatturato è in classe A - contro il 36,76% assorbito dai brand a brevetto scaduto e il 48,43% assorbito dai farmaci esclusivi. Nel solo segmento complessivo dei farmaci fuori brevetto i generici-equivalenti hanno assorbito il 30% mercato a volumi (23% a valori) contro il 70% detenuto dai brand a brevetto scaduto (77% a valori).

Nella generale stagnazione del mercato in farmacia rispetto al 2020 (- 0,6% di confezioni rimborsate; - di spesa) i generici-equivalenti hanno registrato una crescita complessiva dello 0,1% a volumi e dello 0,3% a valori.

Ancora ampiamente diversificato il consumo di generici-equivalenti per aree geografiche, decisamente privilegiato al Nord (38,2% a unità e 37,7% a valori), rispetto al Centro (27,2% a unità e 23,5% a valori) e al Sud (22,5% a unità e 19,2% a valori), a fronte di una media Italia del 30,5% a confezioni e del 25,3% a valori.

Nel 2021 i cittadini hanno continuato a versare di tasca propria 1.051 milioni di euro di differenziale di prezzo per ritirare il marchio off patent - più costoso - invece che il generico-equivalente - a minor costo - interamente rimborsato dal SSN. L’incidenza maggiore a livello regionale si registra in Molise (16,0% della spesa regionale SSN nel canale retail) e nel Lazio (16,1%). Quella più bassa si registra invece ancora una volta in Lombardia, dove il differenziale versato dai cittadini quota il 10,8% della spesa regionale SSN in farmacia.

Nel canale ospedaliero, infine, i generici-equivalenti hanno assorbito il 30,1% del mercato a volumi (contro il 30% del 2020, +0,1%) e appena il 2,4% del mercato a valori. La quota più rilevante del mercato del canale è rimasta nelle mani dei brand a brevetto scaduto che hanno concentrato il 35,9% dei consumi in corsia (5,9% a valori). Con un 34% del mercato in corsia assorbito sono comunque farmaci esclusivi (sotto brevetto o privi di generico corrispondente) a dominare la spesa, concentrando il 91,7% del giro d’affari farmaceutico nel canale ospedaliero.

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