• FNOPI
  • Altro

Tonino Aceti è da oggi il Portavoce della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) che rappresenta gli oltre 445mila infermieri iscritti agli Ordini. Aceti, 39 anni, ha ricoperto fino a gennaio 2019 il ruolo di Coordinatore Nazionale del Tribunale per i diritti del malato e di Responsabile del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici di Cittadinanzattiva. Nel 2013 è riconosciuto dalla Rivista Wired.it tra i 50 Under 35 più promettenti d’Italia. È stato membro dell’”Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità” presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ha partecipato ai lavori della Commissione nazionale per la stesura del Piano Nazionale della Cronicità ed è stato componente della sua cabina di regia nazionale. Ha fatto parte del Comitato Tecnico Sanitario del ministero della Salute - sezione Cure Palliative e Terapia del Dolore L. 38/2010 e del Tavolo Innovazione istituito presso lo stesso ministero. È componente del Comitato Nazionale del Programma Nazionale Esiti (PNE) presso l’AGENAS e ha fatto parte della Commissione ministeriale per la stesura del nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa 2018-2020.

“Il mio impegno non cambia - spiega Aceti - al centro continueranno a esserci sempre la salvaguardia e l’allargamento del perimetro del diritto alla salute delle persone, l’umanizzazione dell’assistenza, il contrasto alle disuguaglianze e il rilancio del Servizio sanitario pubblico. Lo farò insieme ai miei nuovi compagni di viaggio: gli infermieri. Lo farò contribuendo a orientare sempre più le politiche della professione infermieristica verso i diritti dei pazienti, verso i vecchi e nuovi bisogni delle comunità e del Ssn, in tutte le aree del Paese, soprattutto in quelle interne e più disagiate. Lo farò promuovendo il confronto e il dialogo con tutte le altre professioni sanitarie, con le Associazioni di cittadini e di pazienti e con le istituzioni tutte. Ho scelto gli infermieri - ha continuato Aceti - per la loro vicinanza h24 al letto del paziente, per la loro capacità di entrare con rispetto e competenza nelle case delle persone, perché rappresentano una leva fondamentale per ridurre le disuguaglianze, ma anche perché sono un grande motore per l’innovazione e la sostenibilità del Ssn.”

“C’è indubbiamente molto da lavorare perché – prosegue Aceti – una delle vere necessità del nostro servizio sanitario pubblico e che pubblico deve restare, è raggiungere la perfetta sinergia, collaborazione e condivisione tra le professioni che di più sono vicine alle persone”.
“In questo senso – conclude Aceti – a fianco degli infermieri e con l’aiuto dei miei amici e compagni di viaggio in tutti questi anni di Cittadinanzattiva che ringrazio uno ad uno, alle altre organizzazioni di cittadini e pazienti, e dei miei amici medici, farmacisti e rappresentanti di tutte le professioni vicine alla salute dei cittadini, intendo aprire la strada a un nuovo modello, a una nuova era dell’assistenza che assuma consapevolezza delle necessità che ormai sono alle porte, senza alcuna strumentalizzazione di parte, nel rispetto ciascuno del suo ruolo e dei suoi compiti, ma soprattutto nel rispetto primario dei bisogni dei cittadini di cui io stesso mi faccio garante. Lavorerò – ha concluso - affinché l’Ordine delle Professioni infermieristiche sia sempre più in grado di rispondere alle esigenze e alle aspettative di cittadini e infermieri”.

“Per la Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri – ha detto la presidente, Barbara Mangiacavalli – è motivo di grande soddisfazione poter lavorare accanto a chi finora ha difeso quello che è il nostro obiettivo primario: la salute dei cittadini. E lo ha fatto e intende farlo con lo stesso spirito che gli infermieri ritengono l’unica strada percorribile per mantenere un Servizio sanitario nazionale davvero universalistico, senza diseguaglianze e senza divisioni: una multiprofessionalità e una multidisciplinarità basata sulla sinergica collaborazione con i medici e gli altri professionisti sanitari, che riconosca le professionalità acquisite e capaci di contribuire ad innalzare la qualità della risposta assistenziale”.
“La nostra professione – prosegue - ha come scopo il rapporto coi pazienti. È per noi un elemento valoriale importante sia professionalmente che per il ‘patto col cittadino’ che da anni ci caratterizza. Per noi è essenziale avere una relazione privilegiata con loro, per comprendere come ci vedono e come possiamo soddisfare nel modo migliore i loro bisogni di salute. In questo la figura di Tonino Aceti assume un ruolo determinate e direttamente coinvolgente”.

“Lavorare assieme per definire linee guida condivise tra tutti i professionisti della sanità, ognuno per la propria area di competenza e nell’interesse della corretta gestione del paziente – sottolinea Mangiacavalli - è una necessità ormai indifferibile che non può essere fermata o rallentata da chi non ha capito come si è evoluta la figura e la professionalità dell’infermiere e anche tutte le altre figure professionali, sia nel senso delle capacità clinico-assistenziali, sia per quanto riguarda la responsabilità professionale e tenta, facendo ombra alla sua professionalità, di compiere manovre che con l’assistenza non hanno nulla a che fare e soprattutto non sono lo specchio della multiprofessionalità di cui ha bisogno il nostro sistema sanitario nei prossimi anni”.
“Da oggi in poi – conclude Mangiacavalli – e con una squadra sicuramente più forte, rappresentativa e coesa, questo è il nostro obiettivo”.