In una risoluzione adottata mercoledì, il Parlamento europeo ha chiesto agli Stati membri di rafforzare la ricerca sulla cannabis medica e sfruttare il potenziale dei farmaci a base di cannabis.
Nella risoluzione non legislativa, si invitano la Commissione e le autorità nazionali ad operare una chiara distinzione tra l’uso medico e gli altri usi della cannabis e ad affrontare gli ostacoli normativi, finanziari e culturali che gravano sulla ricerca scientifica, finanziandola adeguatamente e promuovendo una maggiore conoscenza della cannabis medica tra i professionisti del settore.
I deputati chiedono agli Stati membri di permettere ai medici di usare il loro giudizio professionale nel prescrivere farmaci a base di cannabis che - ove efficaci - devono essere normalmente coperti dai regimi di assicurazione sanitaria, alla pari degli altri medicinali.
Tra i vantaggi derivanti da una regolamentazione dei farmaci a base di cannabis - si legge in una nota del PE - si avrebbero entrate supplementari per le autorità pubbliche, e garantirebbe la qualità e un'etichettatura accurata e si limiterebbe la vendita della sostanza al mercato nero ostacolandone l'uso da parte dei minori.
Tra i vantaggio in campo sanitario della cannabis o dei cannabinoidi individuati dal PE figurano, tra l'altro, la capacità di:
- aumentare l'appetito e diminuire la perdita di peso associata all'HIV/AIDS;
- alleviare i sintomi di disturbi mentali come la psicosi o la sindrome di Tourette e i sintomi dell'epilessia;
- aiutare ad alleviare i sintomi dell’Alzheimer, l'artrite, l'asma, il cancro, il morbo di Crohn e il glaucoma;
- contribuire a ridurre il rischio di obesità e diabete e ad alleviare il dolore mestruale.